REGISTRO COMUNALE DEI TESTAMENTI BIOLOGICI : perché è importante istituirlo in ogni comune . 

La costituzione della repubblica italiana all‘ art. 32 cita : “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.”

E’ quindi evidente ed inequivocabile che  nessuna legge può imporre ad un cittadino che viva in Italia  trattamenti di cura contro la sua volontà.Si tratta infatti di quello che tecnicamente viene definito come “diritto perfetto”  che non ha cioè bisogno di nessuna legge applicativa per essere esercitato 

Ciò nonostante pochi mesi fa è stato approvato dal senato ed è approdato alla camera dei deputati il disegno di legge Calabrò,  il quale riprendendo  quasi integralmente un documento della Conferenza Episcopale Italiana, toglie ai cittadini tale diritto (che è invece garantito dalla costituzione !), attribuendolo ai medici, e imponendo per legge  trattamenti sanitari quali la idratazione e l’alimentazione forzata.

Al fine di garantire questo diritto minacciato dal DdL Calabrò,  in tutta Italia sono partite iniziative affinché che le amministrazioni locali istituiscano il registro comunale dei testamenti biologici, dando così la possibilità ai cittadini, di poter depositare le proprie volontà riguardo i trattamenti che essi desiderino ricevere nel  caso vengano a trovarsi in situazione di grave malattia invalidante nella quale sia impossibilitati ad esprimere la loro volontà,  stato vegetativo ecc.

L’ approvazione dei registri comunali dei TB ha un effetto sia politico, ribadendo  la volontà di cittadini ed enti locali di godere del diritto di libertà sancito dalla costituzione , sia giuridico, in quanto anche di fronte a qualsiasi provvedimento legislativo che pretenda di limitare questo diritto, l’ avere un documento che esprima in modo chiaro ed inequivocabile la volontà della persona , può essere fatto valere in fase di contenzioso , spazzando via qualsiasi pretesa di asserire la mancanza di certezza della sua volontà .

Alcuni comuni hanno già da tempo istituito tale registro comunale.  (Pisa, Genova, nella nostra regione Rimini, S. Arcangelo di Romagna, Pavullo nel Frignano (a Bologna  la situazione si è bloccata a causa dello scioglimento del consiglio comunale) .

Mentre in tutta la provincia petizioni popolari hanno portato la richiesta ai sindaci (Formigine, Vignola ) ed in altri comuni è in corso la raccolta delle firme, lunedì 8 marzo 2010  è stato approvato a Modena, su iniziativa anche qui di una raccolta di firme tra i cittadini, il registro comunale dei testamenti biologici. E’ da notare con soddisfazione che la delibera approvata dal consiglio comunale del capoluogo prevede che il Comune custodisca i testamenti biologici, allineandosi alle normative approvate da altri comuni ad es. come Pisa, e quindi superando i limiti della normativa di Pavullo nel Frignano, dove il comune non custodisce i testamenti ma si limita a registrare che la persona lo ha depositato altrove (ad es. presso il proprio medico, parenti ecc.) .

E’ quindi da augurarsi vivamente che simili delibere vengano al più presto adottate anche da altri comuni della provincia.