Sono giorni che si parla del progetto futuristico/faraonico dell’attuale amministrazione, ma è bene fare alcune specifiche che i cittadini devono sapere. Andiamo per gradi.
La nostra amministrazione, legislatura Smeraldi, comprendendo l’importanza turistico-commerciale della stazione ferroviaria, considerata la porta di entrata e di uscita della città e di tutta l’Unione Terre Dei Castelli e un collegamento rilevante alla città metropolitana di Bologna, ormai collegata al mondo intero, si interessò per la prima volta all’acquisizione degli edifici poiché solo su questa base si sarebbero potuti ipotizzare o realizzare progetti.
Dopo l’acquisizione gratuita degli edifici, un gruppo di lavoro costituito dal responsabile degli interventi economici, Dottor Mattia Monduzzi, dalla sottoscritta (allora assessore al marketing Territoriale) e da vari professionisti, produsse delle idee di sviluppo di rigenerazione urbana che prevedevano il RECUPERO degli edifici esistenti. La destinazione di questi era prettamente commerciale e di promozione della nostra città.
EDIFICIO STAZIONE DEI TRENI
IPOTESI DI DESTINAZIONE:
- A.T. UNIONE TERRE DI CASTELLI
- SERVIZI DI INCOMING E OUTCOMING TURISTICI
- DISPENSA PRODOTTI TIPICI
- (VENDITA DEI PRODOTTI DEI CONSORZI)
EDIFICIO EX FONDIARIA
IPOTESI DI DESTINAZIONE:
- PIANO TERRA – PUBBLICO ESERCIZIO BAR RISTORANTE
- 1° PIANO – UFFICI PUBBLICI
(UFFICIO EVENTI, UFFICIO INTERVENTI ECONOMICI)
AREA EX TERMINAL BINARI
IPOTESI DI DESTINAZIONE:
- TRASFORMAZIONE IN AREA VERDE PUBBLICA
- AREA VERDE A SERVIZIO DEL PUBBLICO ESERCIZIO
- ZONA DI MITIGAZIONE
EDIFICI ATTUALMENTE ABBATTUTI:
- BIKE SHARING, NOLEGGIO RIPAZIONE BICICLETTE
- AREA POLIFUNZIONALE
- CAR SHARING
Queste idee di sviluppo vennero presentate immediatamente all’Assessore regionale Donini Raffaele e ai suoi funzionari, i quali mostrarono un gran interesse e apprezzarono l’impegno e la volontà dell’amministrazione di porre l’attenzione sul recupero di una stazione, indipendentemente dalla presenza di bandi. Lo studio di fattibilità era già stato prodotto dall’Arch. Fontana e finanziato da fondi che l’amministrazione aveva ottenuto partecipando a bandi di promozione, della Fondazione di Vignola. Molti imprenditori erano già pronti a investire creando così molti posti di lavoro e garantendo così anche un presidio.
Tutto si interruppe, inutile ribadirne le motivazioni; l’attuale amministrazione pose l’attenzione sulla stazione solo dopo varie nostre sollecitazioni dove li invitavamo a partecipare ad un progetto di rigenerazione urbana regionale, aderendo in extremis e arrivando al 65esimo posto.
La loro idea di rigenerazione urbana è iniziata abbattendo tre edifici storici per garantire un ampio parcheggio, mentre il progetto è stato presentato pubblicamente dopo varie sollecitazioni.
In questi giorni, magicamente, è riemerso questo progetto con un’architettura molto futuristica, ambiziosa, un progetto più che faraonico; si tratta di una tipica mossa da campagna elettorale, ma quando e in che tempistiche tutto ciò verrà realizzato? Con quali fondi?
Noi crediamo che per la nostra città basti rimanere più umili, recuperare gli edifici esistenti e creare un progetto di rigenerazione urbana più ampio e sulla stessa linea di stazione ferroviaria, ex mercato ortofrutticolo e stadio che rappresentano oggi le zone più fatiscenti della città.
Siamo concreti e realizziamo.
Dott.ssa Kathrine Ciardullo